Diritto alla disconnessione: perché è importante nel lavoro agile?
- Neuropsy
- 29 apr 2020
- Tempo di lettura: 2 min
Per diritto alla disconnessione si intende il diritto del lavoratore a non essere costantemente reperibile al di fuori del suo orario lavorativo, ossia corrisponde alla libertà di non rispondere alle comunicazioni di lavoro durante il periodo di riposo, senza che questo ne comprometta la sua situazione lavorativa.

In certe situazioni, il lavoro da casa risulta essere un notevole vantaggio per il lavoratore, che conduce al miglioramento della qualità di vita e alla riduzione della stanchezza; in altri casi, invece, potrebbe favorire l'insorgenza dello stress da lavoro correlato.
Infatti, soprattutto nel momento storico che stiamo vivendo, in cui il lavoro da casa o telelavoro è diventato una necessità, il suo incremento ha determinato anche un aumento dello stress correlato: videocall infinite e stancanti, reperibilità costante, incapacità nel coniugare la sfera professionale con quella privata, conducono ad un essere “Always on”, ossia essere sempre connessi e disponibili.
Il costante impegno mentale che ne deriva, dato dalla stimolazione perenne e dall'incapacità di staccare realmente, va ad alterare quelli che sono i bisogni fisiologici di recupero favoriti dall'alternanza tra pause e ore di lavoro e, in linea generale, va a compromettere la salute mentale del lavoratore.
Paradossalmente i telelavoratori hanno meno tempo libero di prima, il quale è un elemento fondamentale per la salute e l'equilibrio psicologico di ognuno. Inoltre, la mancata separazione tra la sfera personale e quella lavorativa e la loro conseguente sovrapposizione, fanno sì che il lavoratore sia costantemente vigile alle richieste di entrambe, causando un perenne stato di tensione che incrementa notevolmente i livelli di stress.
La modalità del lavoro a distanza, inizialmente pensata per aiutare i lavoratori a conciliare tempi di vita e di lavoro e, allo stesso tempo, per aumentare la produttività grazie alla riduzione dei tempi di spostamento, se non gestita correttamente, può quindi condurre a problematiche psicologiche e all'aumento dei conflitti tra famiglia e lavoro*. Al contrario, il lavoratore che riesce a distinguere e organizzare il proprio lavoro da casa gestendo gli spazi in maniera adeguata e giostrandosi tra pause e ore di lavoro può effettivamente giovare di questa modalità.
*Timothy Golden, Journal of Business and Psychology.
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